Carte di credito gestite da intermediari nazionali esonerano i commercianti dall
E’ importante la "nazionalità" della carta di credito perché le operazioni effettuate nei confronti di contribuenti privati non devono essere rilevate nello spesometro se il pagamento avviene con carte di credito emesse da intermediari finanziari soggetti agli obblighi di comunicazione all
Tuttavia, non è sempre agevole individuare se la carta utilizzata dal cliente rientra in questa casistica.
I commercianti che effettuano operazioni al dettaglio devono, dal 1° luglio 2011, istituire procedure per identificare la clientela privata, con la fotocopia della carta di identità (in corso di validità) che effettua acquisti superiori a 3.600 euro.
In alternativa potranno emettere la fattura con la residenza ed il codice fiscale del cliente.
In questi casi, oltre al divieto di pagamenti in contanti o in titoli trasferibili (divieto che, dal 13 agosto al 5 dicembre, ha avuto come soglia di partenza 2.500 euro, scesi a 1.000 euro dal 6 dicembre), scatta infatti l
La norma stabilisce un esonero dalla rilevazione delle operazioni qualora il pagamento del corrispettivo venga effettuato attraverso carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari soggetti all
La circolare 24/E del
In talune circostanze, soprattutto in luoghi di villeggiatura o di confine frequentati da clientela estera, non è facile individuare se la banca emittente sia italiana oppure no.
In tutti questi casi, è opportuno richiedere l