Certificazioni e modello 770 del condominio minimo senza amministratore.
Pur mancando un amministratore (condominio minimo meno di otto condòmini), le ritenute dovranno, comunque, essere operate e potrà provvedervi uno qualunque dei condòmini, usando il codice fiscale del condominio.
Il medesimo condomino provvederà anche a fare i relativi versamenti (mediante modello F24, intestato al condominio) e a presentare la dichiarazione dei sostituti d'imposta per le ritenute, i contributi e i premi assicurativi.
Spese ristrutturazione del condominio minimo che non ha nominato amministratore.
Altra diversa questione sono le modalità per la detrazione delle spese di ristrutturazione da parte dei condomini, nel caso di condominio minimo che non ha nominato amministratore.
Certo è che la nomina ad amministratore nei condomini minimi (sotto gli 8 condomini) non è obbligatoria.
Nel vostro caso avete mantenuto un autonomo codice fiscale (rispetto ai singoli condomini) il condominio si è “costituito” fiscalmente e quindi nei confronti della agenzia entrate.
Tant’è che le ritenute sono state versate indicando la denominazione del condominio ed il codice fiscale
Comunicazione alla Agenzia entrate lavori condominiali
(vedi allegato)
Condomini CON codice fiscale e CON amministratore
Gli amministratori di condominio hanno l’obbligo di comunicare all’Anagrafe tributaria, entro il 16 marzo di ogni anno, i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dal condominio per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché con riferimento all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
La comunicazione deve essere effettuata tramite il servizio telematico Entratel o Fisconline, utilizzando i software di controllo e di predisposizione dei file messi a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate.
Caso 1
Comunicazione dei “condomini MINIMI” Condomini CON codice fiscale e CON amministratore -
Se è stato nominato l’amministratore l’invio della Comunicazione per gli interventi sulle parti comuni va sempre effettuato anche dai condomìni minimi (quelli, fino a otto condòmini)
Qualora sia stato nominato un amministratore pur non essendo obbligatorio, quest’ultimo è tenuto a comunicare all’Agenzia i dati degli interventi di ristrutturazione e di risparmio energetico effettuati sulle parti comuni condominiali entro il 16 marzo dell’anno successivo.
Caso 2
Comunicazione dei “condomini minimi” con codice fiscale e SENZA nomina amministratore
Le cose che appaino semplici, alle volte, posso essere state rese dall’Agenzia le più complicate.
In assenza di nomina di amministratore, i condòmini minimi non sono ora più tenuti alla trasmissione all’anagrafe tributaria dei dati della ristrutturazione e del risparmio energetico effettuati sulle parti comuni dell’edificio.
in base alla nuova risposta FAQ delle Entrate del 21 febbraio 2025, non vi è alcun obbligo di trasmissione all’anagrafe tributaria
Si ritiene superata, quindi, la precedente risposta Faq delle Entrate del 23 marzo 2022, in cui era stato detto che, in questo caso (condomìni minimi, senza amministratore), l’invio doveva essere effettuato, anche dai condomini minimi, da parte del condòmino incaricato,
In sede di controllo si dovrà dimostrare che gli interventi sono stati effettuati sulle parti comuni dell’edificio.
In questo caso condomini, per fruire della detrazione per la quota di loro spettanza, possono inserire nei modelli di dichiarazione le spese sostenute operando come di seguito:
- nei righi da E41 a E43 del modello 730/2023, oppure da RP41 a RP47 del Modello Redditi PF 2023, si inserisce a colonna 3 il codice fiscale del condomino che ha effettuato il bonifico. Se ogni condomino ha eseguito il bonifico per la propria quota, dovrà riportare in dichiarazione il proprio codice fiscale;
- nei righi E51 o E52 del modello 730/2023, oppure RP51-RP52 del Modello Redditi PF 2022, si deve barrare la casella 2 “Condominio”;
- non è obbligatorio compilare il quadro K del modello 730/2023 oppure il quadro AC del modello Redditi PF 2023.
Certificazione spese del condominio minimo sulle parti comuni.
Ritengo utile, comunque anche in assenza della nomina, una certificazione delle spese sulle parti comuni, da parte del condominio minimo, come se vi fosse stata nomina di un amministratore.
Normalmente l’amministratore rilascia una certificazione dalla quale risultano, tra le altre cose, l’ammontare delle spese sostenute nell’anno di riferimento la quota pagata nelle spese condominiali dal singolo condomino, e la quota parte millesimale imputabile al condomino.
Detrazione IRPEF per i condomini SENZA amministratore SENZA codice fiscale
In un “condominio minimo”, che non ha codice fiscale e non ha nominato un amministratore, per i lavori svolti con detrazione bonus edilizia, le fatture devono essere emesse nei confronti di un solo proprietario/condomino, unitariamente per tutti i condomini.
Il condomino “incaricato”, per conto di tutti i condomini, per conto dell’intero condominio, dovrà effettuare i correlati adempimenti, il quale potrà, con apposite comunicazioni alla Agenzia entrate, richiedere le detrazioni fiscali.
La procedura.
Incaricare uno dei proprietari di effettuare il pagamento del totale (in un’unica soluzione con fatture intestate al singolo proprietario incaricato) per fruire delle agevolazioni fiscali, salvo poi chiedere agli altri proprietari di rimborsare la quota anticipata.
L’Agenzia delle Entrate ha comunque chiarito alcuni punti.
- condizione necessaria “sine qua non” che si dimostri di aver sostenuto delle spese per le quali si richiedono le detrazioni fiscali previste dalla legge;
- non occorre risultare intestatario del bonifico e/o della fattura;
- non occorre che il bonifico sia stato o meno ordinato da un conto corrente cointestato con il soggetto che risulti, invece, intestatario dei predetti documenti;
- ai fini delle detrazioni fiscali è, tuttavia, necessario che i documenti di spesa siano appositamente integrati con il nominativo del soggetto che ha sostenuto la spesa e con l’indicazione della relativa percentuale;
- tali integrazioni devono essere effettuate fin dal primo anno di fruizione del beneficio, essendo esclusa la possibilità di modificare, nei periodi d’imposta successivi, la ripartizione della spesa sostenuta;
- sul rispetto della normativa fiscale agevolativa e sull’effettiva realizzazione degli interventi, rimane sempre fermo ogni potere di controllo anche successivo da parte dell’amministrazione finanziaria.